Dall'immaginario e fiabesco mondo di Marc Chagall, fatto di sogno e colore e il mondo creativo di Vasilij Kandinskij , che prende spunto Graziano Rey per presentare il suo nuovo ciclo dedicato al “Colore musicale” . Quindici tele di contrasti cromatici, il fondo satinato permette al dipinto ad olio di avere migliore risalto e spessore e poi un girotondo di inneschi di colori stretti in una danza asincrona rilasciata nell'immaginario delle sue emozioni. Quello che trasmette è un allegoria musicale, una danza dei colori, che ci riporta all'infanzia, un primordiale tuffo nel nostro inconscio fatto di musica e colori. Possiamo chiamarlo “Minimalismo musicale” oppure “Immaginario collettivo” un flusso mimetico e connettivo, costruito su narrazioni e immagini e basato su una intensa partecipazione del non razionale e dei sensi, su cui si basa il gioco di interazione tra gli individui e le tele compiute.